Il processo produttivo
Mescolamento delle materie prime
Carico in impianto
Carico in betoniera
Trasporto in cantiere
Conoscere il calcestruzzo
La durabilità: cos'è e come si ottiene
La durabilità del calcestruzzo è la capacità del materiale di mantenere nel tempo le proprie caratteristiche originarie, resistendo alle azioni aggressive dell’ambiente, sia chimiche sia fisiche. Per ottenere durabilità è necessario il coinvolgimento del progettista, del produttore e del costruttore poiché le specifiche di progetto devono tener conto adeguatamente del tipo di ambiente cui l'opera, nella quale il calcestruzzo sarà impiegato, è destinata. I materiali impiegati per il confezionamento del calcestruzzo (cemento, aggregati, acqua, additivi ed eventuali aggiunte) devono essere non solo di buona qualità ma anche scelti in base a caratteristiche aggiuntive che consentono di soddisfare le prescrizioni del progetto. L'esecuzione dell'opera da parte dell'impresa deve avvenire tenendo in giusta considerazione alcune regole che riguardano la consistenza del calcestruzzo, le modalità di getto, la vibrazione, lo spessore del copriferro e la stagionatura.
Fattori che influenzano la durabilità
È il rapporto che intercorre tra quantità di acqua e quantità di cemento per ogni metro cubo di calcestruzzo. Una maggiore presenza di acqua aumenta tale rapporto, di conseguenza sarà più elevato il volume di capillari che veicolano gli agenti aggressivi esterni all'interno della struttura. L’eventuale aggiunta di acqua richiesta in cantiere dai nostri clienti non rispetta le nostre tabelle di carico qualitativo e viene pertanto effettuata sotto l'esclusiva responsabilità del cliente stesso.
È la resistenza che la massa oppone al cambiamento di forma dovuto al proprio peso ed è anche un indicatore sul grado di lavorabilità del calcestruzzo. La lavorabilità è la caratteristica più importante in quanto indica la capacità del calcestruzzo fresco di muoversi e di compattarsi a seguito di una sollecitazione meccanica. Un basso rapporto Acqua/Cemento è essenziale per ottenere una struttura duratura, ma al tempo stesso non consente di ottenere calcestruzzi facilmente lavorabili. La consistenza del calcestruzzo è misurata in Slump: maggiore è lo Slump più lavorabile è il calcestruzzo e più rapida sarà la messa in opera. Una buona lavorabilità (uno Slump elevato) permette di eseguire getti tecnicamente soddisfacenti, soprattutto in presenza di armature fitte, di copriferri ridotti, di strutture sottili o di casseri dalle forme complicate o ogni qualvolta non sia possibile eseguire un’efficace vibrazione. Il mantenimento della lavorabilità nel tempo, anche se influenzato dalle condizioni ambientali del getto, dipende strettamente dalle caratteristiche delle materie prime utilizzate. È essenziale la garanzia di un adeguato margine di tempo per tutta la durata del trasporto e del getto prima che cominci la perdita di lavorabilità.
È l’insieme di azioni necessarie per mantenere il calcestruzzo caldo ed umido, impedendo l’evaporazione dell’acqua e proteggendolo dagli agenti atmosferici esterni. Un calcestruzzo indurito e mantenuto umido più a lungo possibile permette di ottenere un maggior grado di idratazione del cemento e quindi un volume di pori inferiore rispetto a una struttura non umidificata, riducendo di fatto nel tempo la possibilità di penetrazione degli agenti esterni.
Il loro utilizzo, previsto dalle norme in materia, permette di confezionare calcestruzzi esaltandone alcune proprietà specifiche e garantendo i requisiti di progetto in tema di durabilità.